
Nono capitolo - Le 
      garanzie personali
E’ notorio come le banche usino richiedere un ampio ventaglio di 
      garanzie personali (tipicamente, fideiussioni), a fronte degli affidamenti 
      che concedono alle imprese.
Questo è abbastanza scontato, ed intuibile, 
      per le firme che vengono richieste ai soci operativi dell’impresa, 
      atte ad attestare anche un impegno morale, da parte degli stessi, 
      ad onorare le obbligazioni che in capo all’impresa sorgono, per effetto 
      delle decisioni e dei comportamenti dei soci stessi.
Un po’ meno 
      scontata ed intuibile è la richiesta di fideiussioni rilasciate da soci 
      non operativi, nonché da ascendenti, discendenti, parenti ed affini di 
      tutti i membri della compagine sociale: in questi casi, più che di 
      garanzia e di impegni morali, sarebbe forse il caso di parlare di 
      paraculaggine (termine regolarmente presente nel dizionario Devoto 
      – Oli della lingua italiana, NdR) del mondo bancario.
Di fronte a 
      questa fioritura di garanzie personali, di cui è tipico esempio la 
      Brambilla Srl, per le obbligazioni della quale hanno rilasciato 
      fideiussione 1) l’onnipotente Comm. Brambilla, 2) il socio al 10% che non 
      conta niente, 3) alcuni parenti ed affini, tra i quali si annovera 4) lo 
      zio ricco del socio al 10%, ci si sarebbe aspettati che, in generale, vi 
      potesse essere una certa attenuazione del rischio di credito attribuito al 
      prestito di 1.000.000 concesso dalla banca alla Brambilla Srl.
E invece no!
Una delle regole 
      più sconcertanti, introdotte da Basilea1 e inizialmente ribadita da 
      Basilea2, è che, nell’ambito delle garanzie personali, non si può tenere 
      conto del cosiddetto effetto doppia inadempienza: in pratica, la 
      banca non può in alcun modo considerare che, affinché il proprio prestito 
      di 1.000.000 possa svanire in tutto o in parte, non deve fallire 
      solo la Brambilla Srl, ma devono nel contempo perdere tutto il Comm. 
      Brambilla, il socio al 10%, nonché i loro parenti ed affini fideiussori, 
      ivi incluso lo zio ricco del socio al 10%.
Di conseguenza, trova in 
      genere applicazione il cosiddetto principio di sostituzione, 
      in base al quale alla quota protetta dell’esposizione è attribuita la 
      ponderazione del garante o del fornitore della protezione, mentre la quota 
      non coperta mantiene la ponderazione della controparte stessa: le 
      garanzie personali producono quindi effetti solo se al soggetto garante è 
      attribuito un coefficiente di rischio inferiore, di quello attribuito al 
      soggetto garantito. 
Lo stesso Comitato di Basilea ha sottolineato come tale regola appaia eccessivamente rigida, proponendosi sin dagli inizi di mitigarla, in vista della entrata in vigore del nuovo accordo Basilea2. Nella versione aggiornata di quest’ultimo, pubblicata nel novembre 2005, è stata quindi introdotta la facoltà, per le sole banche che adottano il metodo IRB, di utilizzare un meccanismo che consenta di tenere conto dell’effetto doppia inadempienza, invece del più rigido meccanismo della sostituzione: all’argomento è dedicato il paragrafo 9.3.3.
(…)
9.3.3  Il metodo IRB – il nuovo meccanismo della doppia 
      inadempienza
Per sviluppare i 
      calcoli, relativi all’applicazione del meccanismo della doppia 
      inadempienza per le esposizioni assistite da garanzie personali, ci si può 
      avvalere delle Tabelle 15 (grandi imprese) e 16 (piccolo – medie imprese), 
      allegate al presente manuale.
Lo stesso Comitato di Basilea ha evidenziato come il metodo della 
      sostituzione, sinora esaminato, non rifletta pienamente i benefici, che la 
      banca ottiene in virtù della presenza di una garanzia: tale metodo non 
      tiene infatti conto in alcun modo del fatto che, affinché la banca possa 
      subire una perdita, si deve verificare una doppia 
      inadempienza, del debitore e, contestualmente, del garante.
Per 
      le sole banche che utilizzano il metodo IRB, il Comitato ha quindi 
      introdotto un meccanismo di calcolo dei requisiti patrimoniali che 
      consenta di tenere conto, al verificarsi di determinate condizioni, 
      dell’effetto doppia inadempienza: al verificarsi di tali 
      circostanze, la banca è libera di decidere, per ciascuna 
      esposizione, se usare il meccanismo della sostituzione (che, come 
      vedremo, rimane in molti casi più conveniente), oppure se optare per 
      quello della doppia inadempienza.
Il punto fondamentale, affinché possa essere riconosciuto l’effetto doppia inadempienza, è che non deve esistere una stretta correlazione tra i fattori che determinano la solvibilità del debitore e del garante. In applicazione di tale principio, lo stesso accordo prevede alcuni casi, nei quali viene esclusa la possibilità di utilizzare il meccanismo della doppia inadempienza (per cui è obbligatorio ricorrere a quello della sostituzione):
il garante è un soggetto sovrano: se il garante – soggetto sovrano si rendesse inadempiente, le ripercussioni sul sistema economico sarebbero tali, da riflettersi inesorabilmente sulla capacità di adempiere del soggetto obbligato
il garante è un’impresa che opera in settori diversi da quello finanziario: il fatto che un’impresa non finanziaria rilasci una garanzia, a favore di un’altra impresa, è indice di un legame, esistente tra i due soggetti, tale da configurare l’esistenza di una stretta correlazione in termini di andamento economico e di solvibilità
soggetto obbligato e garante appartengono allo stesso gruppo
il garante garantisce il debito di un proprio fornitore, di beni o servizi, che ottiene una elevata percentuale dei propri ricavi proprio dal fatturato nei confronti del garante stesso.
Ferme restando le esclusioni di cui sopra, l’impiego del meccanismo 
      della doppia inadempienza è ammesso solo qualora il garante sia una 
      società di elevato merito creditizio (al quale la banca attribuisca 
      un rating che equivalga, almeno, allo A- assegnato da 
      agenzie esterne) operante nel settore finanziario ed avente una 
      adeguata esperienza nella concessione di garanzie:
-  
      banca
-  
      società di investimento
-  
      compagnia di assicurazione (limitatamente ai casi in cui essa tale 
      soggetto svolga abitualmente attività di prestazione di garanzie).
Affinché possa trovare applicazione il metodo della doppia inadempienza, l’esposizione deve inoltre rientrare in una delle seguenti categorie (si veda il paragrafo 3.1 del terzo capitolo del manuale):
imprese, sia grandi che PMI, con esclusione però delle sottoclassi SL – Prestiti speciali, nel caso in cui la banca adotti per esse il sistema basato sui criteri regolamentari di classificazione (si vedano i paragrafi 4.3.1 e 4.3.2)
piccole imprese, le esposizioni nei confronti delle quali hanno i requisiti per essere gestite nell’ambito di un portafoglio al dettaglio (si veda il paragrafo 4.4.1)
enti del settore pubblico, diversi dai soggetti sovrani.
In tutti i casi, sono però escluse le esposizioni verso società appartenenti al settore finanziario, per le quali la banca dovrà quindi obbligatoriamente adottare il meccanismo della sostituzione.
====================
Si riporta di seguito una tabella, nella quale è riassunta la percentuale del capitale di vigilanza che deve essere complessivamente stanziato, in funzione del coefficiente PD del soggetto obbligato e del garante, nelle diverse ipotesi di esposizione verso una grande impresa che sia:
in bianco (colonna BIA)
assistita da garanzia personale, valutata con il meccanismo della sostituzione (colonna SOS)
assistita da garanzia personale, valutata con il meccanismo della doppia inadempienza (colonna DIN): per sviluppare i calcoli relativi a questo caso ci si è avvalsi della Tabella 15.
|   |   | PD GARANTE: 0,03% | PD GARANTE: 0,10% | PD GARANTE: 0,20% | PD GARANTE: 0,40% | ||||||||
|   |   | BIA | SOS | DIN | BIA | SOS | DIN | BIA | SOS | DIN | BIA | SOS | DIN | 
| Rating | PD 
             |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   | 
| AAA | 0,03% | 1,17% | 1,17% | 0,23% | 1,17% | 2,42% | 0,36% | 1,17% | 3,60% | 0,54% | 1,17% | 5,20% | 0,91% | 
| AA | 0,05% | 1,59% | 1,17% | 0,34% | 1,59% | 2,42% | 0,49% | 1,59% | 3,60% | 0,74% | 1,59% | 5,20% | 1,24% | 
| 0,10% | 2,42% | 1,17% | 0,56% | 2,42% | 2,42% | 0,74% | 2,42% | 3,60% | 1,11% | 2,42% | 5,20% | 1,87% | |
| A | 0,25% | 4,07% | 1,17% | 1,05% | 4,07% | 2,42% | 1,37% | 4,07% | 3,60% | 1,91% | 4,07% | 5,20% | 3,13% | 
| BBB | 0,40% | 5,20% | 1,17% | 1,39% | 5,20% | 2,42% | 1,81% | 5,20% | 3,60% | 2,53% | 5,20% | 5,20% | 3,96% | 
| 0,50% | 5,79% | 1,17% | 1,57% | 5,79% | 2,42% | 2,05% | 5,79% | 3,60% | 2,87% | 5,79% | 5,20% | 4,49% | |
| 0,75% | 6,96% | 1,17% | 1,94% | 6,96% | 2,42% | 2,53% | 6,96% | 3,60% | 3,53% | 6,96% | 5,20% | 5,53% | |
| BB | 1,00% | 7,84% | 1,17% | 2,21% | 7,84% | 2,42% | 2,89% | 7,84% | 3,60% | 4,03% | 7,84% | 5,20% | 6,31% | 
| 1,30% | 8,66% | 1,17% | 2,47% | 8,66% | 2,42% | 3,22% | 8,66% | 3,60% | 4,49% | 8,66% | 5,20% | 7,03% | |
| 1,50% | 9,12% | 1,17% | 2,61% | 9,12% | 2,42% | 3,40% | 9,12% | 3,60% | 4,75% | 9,12% | 5,20% | 7,43% | |
| 2,00% | 10,09% | 1,17% | 2,89% | 10,09% | 2,42% | 3,77% | 10,09% | 3,60% | 5,26% | 10,09% | 5,20% | 8,24% | |
| 2,50% | 10,90% | 1,17% | 3,12% | 10,90% | 2,42% | 4,07% | 10,90% | 3,60% | 5,68% | 10,90% | 5,20% | 8,89% | |
| B | 3,00% | 11,63% | 1,17% | 3,32% | 11,63% | 2,42% | 4,33% | 11,63% | 3,60% | 6,04% | 11,63% | 5,20% | 9,46% | 
| 4,00% | 12,97% | 1,17% | 3,66% | 12,97% | 2,42% | 4,78% | 12,97% | 3,60% | 6,67% | 12,97% | 5,20% | 10,45% | |
| 5,00% | 14,24% | 1,17% | 3,98% | 14,24% | 2,42% | 5,20% | 14,24% | 3,60% | 7,25% | 14,24% | 5,20% | 11,35% | |
| 6,00% | 15,47% | 1,17% | 4,28% | 15,47% | 2,42% | 5,59% | 15,47% | 3,60% | 7,80% | 15,47% | 5,20% | 12,21% | |
| 10,00% | 19,95% | 1,17% | 5,31% | 19,95% | 2,42% | 6,92% | 19,95% | 3,60% | 9,66% | 19,95% | 5,20% | 15,13% | |
| CCC | 15,00% | 24,47% | 1,17% | 6,19% | 24,47% | 2,42% | 8,08% | 24,47% | 3,60% | 11,27% | 24,47% | 5,20% | 17,66% | 
| 20,00% | 28,06% | 1,17% | 6,73% | 28,06% | 2,42% | 8,78% | 28,06% | 3,60% | 12,26% | 28,06% | 5,20% | 19,19% | |
| CC | 25,00% | 30,98% | 1,17% | 7,02% | 30,98% | 2,42% | 9,16% | 30,98% | 3,60% | 12,79% | 30,98% | 5,20% | 20,02% | 
| 30,00% | 33,41% | 1,17% | 7,13% | 33,41% | 2,42% | 9,30% | 33,41% | 3,60% | 12,98% | 33,41% | 5,20% | 20,33% | |
In neretto vengono evidenziati i casi in cui l’adozione del 
      meccanismo della doppia inadempienza permette alla banca di 
      ottenere un risparmio, in termini di capitale di vigilanza da stanziare, 
      rispetto a quanto avviene con il metodo della sostituzione.
I 
      risultati sono deludenti, poiché il risparmio è significativo solo nei 
      casi in cui il soggetto affidato è di qualità creditizia molto 
      elevata (indicativamente, con un PD inferiore a 0,50%). Negli altri casi 
      il metodo della doppia inadempienza dà invece risultati inferiori, 
      rispetto a quello della sostituzione, per cui per la banca è conveniente 
      optare per quest’ultimo.
Nei casi in cui il soggetto debitore sia un’impresa di piccolo – 
      medie dimensioni, si osserva innanzitutto che, per calcolare il 
      capitale da stanziare a fronte della parte garantita dell’esposizione, la 
      banca non può mai applicare la formula prevista per le esposizioni al 
      dettaglio, ma deve utilizzare sempre e comunque quella prevista per le PMI 
      (si veda il paragrafo 4.2.2 del quarto capitolo).
Di seguito si 
      riportano i calcoli relativi ad un’impresa di dimensioni ridotte (la 
      variabile S, indicativa delle piccole dimensioni, viene assunta con il 
      valore minimo, 5 milioni di euro), procedendo al confronto 
      del capitale che viene assorbito nei casi in cui l’esposizione 
      sia:
in bianco (colonna BIA)
assistita da garanzia personale, valutata con il meccanismo della sostituzione (colonna SOS)
assistita da garanzia personale, valutata con il meccanismo della doppia inadempienza (colonna DIN): per sviluppare i calcoli relativi a questo caso ci si è avvalsi della Tabella 16.
|   |   | PD GARANTE: 0,03% | PD GARANTE: 0,10% | PD GARANTE: 0,20% | PD GARANTE: 0,40% | ||||||||
|   |   | BIA | SOS | DIN | BIA | SOS | DIN | BIA | SOS | DIN | BIA | SOS | DIN | 
| Rating | PD 
             |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   |   | 
| AAA | 0,03% | 0,92% | 1,17% | 0,18% | 0,92% | 2,42% | 0,28% | 0,92% | 3,60% | 0,42% | 0,92% | 5,20% | 0,71% | 
| AA | 0,05% | 1,25% | 1,17% | 0,27% | 1,25% | 2,42% | 0,38% | 1,25% | 3,60% | 0,58% | 1,25% | 5,20% | 0,97% | 
| 0,10% | 1,91% | 1,17% | 0,44% | 1,91% | 2,42% | 0,58% | 1,91% | 3,60% | 0,88% | 1,91% | 5,20% | 1,47% | |
| A | 0,25% | 3,23% | 1,17% | 0,83% | 3,23% | 2,42% | 1,08% | 3,23% | 3,60% | 1,50% | 3,23% | 5,20% | 2,47% | 
| BBB | 0,40% | 4,14% | 1,17% | 1,10% | 4,14% | 2,42% | 1,43% | 4,14% | 3,60% | 2,00% | 4,14% | 5,20% | 3,13% | 
| 0,50% | 4,62% | 1,17% | 1,24% | 4,62% | 2,42% | 1,62% | 4,62% | 3,60% | 2,26% | 4,62% | 5,20% | 3,54% | |
| 0,75% | 5,55% | 1,17% | 1,53% | 5,55% | 2,42% | 1,99% | 5,55% | 3,60% | 2,78% | 5,55% | 5,20% | 4,35% | |
| BB | 1,00% | 6,24% | 1,17% | 1,73% | 6,24% | 2,42% | 2,26% | 6,24% | 3,60% | 3,16% | 6,24% | 5,20% | 4,95% | 
| 1,30% | 6,89% | 1,17% | 1,92% | 6,89% | 2,42% | 2,51% | 6,89% | 3,60% | 3,50% | 6,89% | 5,20% | 5,49% | |
| 1,50% | 7,24% | 1,17% | 2,03% | 7,24% | 2,42% | 2,64% | 7,24% | 3,60% | 3,69% | 7,24% | 5,20% | 5,78% | |
| 2,00% | 7,98% | 1,17% | 2,23% | 7,98% | 2,42% | 2,91% | 7,98% | 3,60% | 4,06% | 7,98% | 5,20% | 6,36% | |
| 2,50% | 8,60% | 1,17% | 2,39% | 8,60% | 2,42% | 3,11% | 8,60% | 3,60% | 4,34% | 8,60% | 5,20% | 6,80% | |
| B | 3,00% | 9,16% | 1,17% | 2,52% | 9,16% | 2,42% | 3,29% | 9,16% | 3,60% | 4,59% | 9,16% | 5,20% | 7,18% | 
| 4,00% | 10,20% | 1,17% | 2,76% | 10,20% | 2,42% | 3,60% | 10,20% | 3,60% | 5,02% | 10,20% | 5,20% | 7,86% | |
| 5,00% | 11,23% | 1,17% | 2,98% | 11,23% | 2,42% | 3,89% | 11,23% | 3,60% | 5,43% | 11,23% | 5,20% | 8,51% | |
| 6,00% | 12,26% | 1,17% | 3,20% | 12,26% | 2,42% | 4,18% | 12,26% | 3,60% | 5,84% | 12,26% | 5,20% | 9,14% | |
| 10,00% | 16,22% | 1,17% | 4,03% | 16,22% | 2,42% | 5,25% | 16,22% | 3,60% | 7,33% | 16,22% | 5,20% | 11,48% | |
| CCC | 15,00% | 20,50% | 1,17% | 4,80% | 20,50% | 2,42% | 6,27% | 20,50% | 3,60% | 8,75% | 20,50% | 5,20% | 13,70% | 
| 20,00% | 24,07% | 1,17% | 5,32% | 24,07% | 2,42% | 6,95% | 24,07% | 3,60% | 9,69% | 24,07% | 5,20% | 15,18% | |
| CC | 25,00% | 27,11% | 1,17% | 5,64% | 27,11% | 2,42% | 7,37% | 27,11% | 3,60% | 10,28% | 27,11% | 5,20% | 16,10% | 
| 30,00% | 29,73% | 1,17% | 5,81% | 29,73% | 2,42% | 7,58% | 29,73% | 3,60% | 10,58% | 29,73% | 5,20% | 16,57% | |
In questi casi il 
      fenomeno che è stato sopra commentato si attenua leggermente, poiché si 
      eleva la soglia di PD del soggetto affidato, se si rimane al di sotto 
      della quale la banca ha convenienza ad adottare il meccanismo della doppia 
      inadempienza, rispetto a quello della sostituzione.
Resta comunque fermo 
      che ciò accade esclusivamente per i soggetti di qualità creditizia più 
      elevata (tali si devono considerare, nell’ambito delle piccole – medie 
      imprese, quelli ai quali viene attribuito un PD non superiore allo 1,00% – 
      1,30%), mentre per la maggior parte dei soggetti il nuovo meccanismo della 
      doppia inadempienza non comporta alcun vantaggio, rispetto a quello 
      della sostituzione.
(…)
Scheda 5  
      Basilea2 - Quadro delle novità ufficializzate nel novembre 2005
Nel novembre 2005 è stata pubblicata una versione aggiornata 
      dell’accordo Basilea2, che per il momento è disponibile solo in lingua 
      inglese (e come tale viene fornita, allegata al presente lavoro).
Per 
      agevolare la lettura delle novità di maggiore rilievo, di seguito si 
      riporta l’elenco dei principali paragrafi che sono stati modificati / 
      aggiunti / eliminati, rispetto alla originaria versione 
      dell’accordo.
 
| Paragrafo | Variazione | Descrizione | 
| 16 | modificato | Presenta il quadro delle variazioni introdotte nell’accordo 
            Basilea2, conseguenti alla pubblicazione, nel luglio 2005, di The 
            application of Basel II to trading activities and the treatment of 
            double default effects | 
| 19 (i) | aggiunto | Precisa che sia Basila2, che il documento dedicato al rischio di mercato, subiscono delle modifiche in relazione The application of Basel II to trading activities and the treatment of double default effects | 
| 52 | modificato | Introduce il riferimento al nuovo Allegato 4, che è parte integrante dell’accordo Basilea2 stesso: esso si occupa del calcolo dell’equivalente creditizio per le operazioni di carattere finanziario che espongono la banca al rischio di controparte | 
| 87 | modificato | Richiama le disposizioni del nuovo Allegato 4, per calcolare l’equivalente creditizio delle operazioni di carattere finanziario che espongono la banca al rischio di controparte | 
| 88 - 89 | modificati | Introducono il riferimento al nuovo Allegato 3, che è parte integrante dell’accordo Basilea2 stesso: esso definisce il trattamento da riservare alle operazioni non andate a buon fine | 
| 138 | modificato | Viene inserito un riferimento al nuovo Allegato 4 | 
| 177 | modificato | Viene inserito un riferimento al nuovo Allegato 4 | 
| 180 | abrogato |   | 
| 181 (i) | aggiunto | Viene inserito un riferimento al nuovo Allegato 4 | 
| 187 (i) | aggiunto | Viene inserito un riferimento al nuovo Allegato 4 | 
| 284 (i) – 284 (iii) | aggiunti | Vengono fornite le formule per calcolare quale sia l’effetto della presenza di garanzie di carattere personale, in caso di adozione da parte della banca del meccanismo di calcolo che considera la doppia inadempienza | 
| 307 (i) | aggiunto | Vengono dettate le condizioni che si devono verificare, affinché la banca possa adottare il meccanismo della doppia inadempienza | 
| 317 | modificato | Viene inserito un riferimento al nuovo Allegato 4 | 
| 321 - 323 | modificati | Dettano le condizioni, al verificarsi delle quali si può assumere un valore inferiore ad un anno nel quantificare la scadenza effettiva delle operazioni | 
| 373 (i) | aggiunto | Detta le condizioni perché si possa tenere conto dell’effetto doppia inadempienza nel calcolo del rischio di diluizione, nell’ambito dei crediti commerciali acquistati | 
| 376 | modificato | Introduce la regola per cui, in caso di adozione del meccanismo della doppia inadempienza, le perdite attese EL si assumono in misura nulla | 
| 435 (i) | aggiunto | Disciplina la necessità, per le banche che adottano il meccanismo della doppia inadempienza, di ipotizzare nelle prove di stress gli effetti di un deterioramento nella solvibilità del fornitore della garanzia | 
| 477 (i) | aggiunto | Richiama il contenuto del nuovo Allegato 4, per stimare l’entità di EAD nelle transazioni che espongono la banca al rischio di controparte | 
| 687 (i) – 687 (ii) | aggiunti | Introducono nuove regole per la gestione del portafoglio di negoziazione | 
| 689 | abrogato |   | 
| 689 (i) – 689 (iii) | aggiunti | Introducono nuove regole per la gestione del portafoglio di negoziazione | 
| 705 | modificato | Viene inserito un riferimento al nuovo Allegato 4 | 
| 706 | abrogato |   | 
| 710 | modificato | Aggiunge nuove voci alla tabella in cui si quantifica il capitale che deve essere stanziato a fronte del rischio di perdita del capitale, nell’ambito del portafoglio di negoziazione | 
| 712 (i) | aggiunto | Aggiunge alcune regole sulle modalità con cui trattare il rischio insito nelle emissioni di soggetti non qualificati, nell’ambito del portafoglio di negoziazione | 
| 738 – | modificato aggiunti | Aggiunge alcune regole, in merito alle modalità da osservare nel trattamento del rischio di mercato | 
| 777 (i) – | aggiunti | Trattano del rischio di controparte | 
| 778 (i) – | aggiunti | Trattano del rischio di mercato | 
| 826 | modificato | Viene aggiunta una nuova Tabella 8, in merito alle informazioni che devono essere fornite sul rischio creditizio delle controparti nell’ambito di operazioni finanziarie | 
| Allegato 3 | aggiunto | Viene aggiunto un nuovo Allegato 3, che detta le regole da osservare per determinare l’assorbimento di capitale provocato dalle operazioni non andate a buon fine | 
| Allegato 4 | aggiunto | Viene aggiunto un nuovo Allegato 4, che detta le regole da osservare per il trattamento del rischio creditizio delle controparti, nell’ambito delle operazioni finanziarie | 
FONTE: ESTRATTO MANUALE GRATUITAMENTE PUBBLICATO DA DIAMINT.COM
Tabelle - per effettuare i calcoli relativi al metodo IRB – nuovo meccanismo della doppia inadempienza
- tabella 15 (foglio di lavoro Microsoft Excel) - Meccanismo 
      della doppia inadempienza - grandi imprese
- tabella 16 (foglio di lavoro Microsoft Excel) - Meccanismo 
      della doppia inadempienza - PMI
